Riformiamo con i Municipi le politiche di accoglienza del nostro Paese
Libertà, accoglienza e diritti subito per i profughi della Cap Anamur
COMUNICATO STAMPA (Gennaio 2006)

La situazione giuridica, umanitaria e politica dei profughi raccolti dalla nave tedesca Cap Anamur ha oramai assunto connotati gravissimi: la loro attuale detenzione è in palese contrasto con le norme del diritto nazionale ed internazionale, mentre la sordità delle autorità governative alla loro richiesta di asilo, non sostenuta da alcuna considerazione tecnica o giuridica, si mostra un puro atteggiamento politico, volto a confermare nei fatti quella linea dura dell'asse Bossi-Fini che si mostra sempre più chiaramente insostenibile nel diritto. Chi ha osato dissentire pubblicamente da questa linea, inoltre, ha ottenuto in cambio finora solo percosse e maltrattamenti, palesando la vera natura repressiva e liberticida della posizione del Governo.

La Rete del Nuovo Municipio ha contribuito a promuovere due azioni fattive volte a risolvere secondo buon senso la vicenda, oltre che ad additare al Paese una nuova via "dal basso", municipale, per le politiche di accoglienza: il 15 di questo mese, Gianfranco Bettin e Beppe Caccia (Comitato Esecutivo della Rete), hanno invitato tutti gli amministratori collegati a predisporre nelle proprie città strategie di accoglienza individuale per i profughi (www.nuovomunicipio.org/appuntamenti/bettincaccia.html); il 19 poi, visto il rapido precipitare degli eventi, un gruppo di amministratori locali e di parlamentari raccolti nel progetto "Melting Pot" ha rivolto un appello a tutti i rappresentanti delle istituzioni perché facciano sentire la propria presenza fisica e ideale nella vicenda attraverso una staffetta presso il luogo di detenzione dei profughi (www.nuovomunicipio.org/appuntamenti/meltingpot.html).
Accogliamo con soddisfazione le numerosissime adesioni ad entrambi gli appelli, ad iniziare dalle “staffette” attivate dagli amministratori della Rete Franco Piperno (assessore del Comune di Cosenza) e Salvatore Amura (Assessore a Pieve Emanuele) seguiti da molti altri nelle ultime ore.

La Rete del Nuovo Municipio, mentre esprime la sua più completa solidarietà ai profughi e alle loro famiglie, richiede con forza che il Governo conceda ai profughi lo status di rifugiati politici in accoglimento delle istanze provenienti ormai dall'intera società civile; ma promuove soprattutto il ruolo attivo che i Municipi e le loro reti possono svolgere autonomamente “dal basso” nella costruzione concreta delle politiche dei diritti civili e politici, della solidarietà, del riconoscimento multiculturale, della pace. Invita pertanto gli amministratori e gli attivisti impegnati a proseguire e ad intensificare le azioni di contrasto e di pressione nei confronti delle autorità competenti; invita i Comuni che si impegnano a garantire ospitalità a offrire non solo la sopravvivenza, ma anche i diritti civili e politici.
La Rete dà appuntamento, a tutti quanti hanno realmente a cuore la tutela dei diritti umani in questo Paese, alla grande manifestazione prevista a Pian del Lago alle ore 16 di Venerdì 23 Luglio.

Non li lasceremo soli.

Il presidente della Rete del Nuovo Municipio
Alberto Magnaghi
(Empoli, 20 luglio 2004)

Post Scriptum del 21 Luglio 2004: Sembra che questa mattina i profughi detenuti a Caltanissetta siano stati trasferiti a Catania, e da lì imbarcati - pare - per Roma, dove li attende - sempre pare - una procedura di espulsione forzata già avviata stamani per 5 dei 14 detenuti a Ponte Galeria. A questo punto l'asse delle azioni si sposta a Roma: per i modi e la logistica non possiamo che rimandare a quando disporremo di informazioni sufficienti.

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