Forse gli obiettivi erano altri...
Micaela Deriu

Col procedere della serata, sempre più aumentava il mio personale malumore... era davvero un incontro promosso dalla Rete del Nuovo Municipio, rete che sostengo e promuovo? Dissento dalla rosea descrizione della serata, a me è parsa un incontro di palazzo: "prego accomodatevi, diteci quali meraviglie avete in serbo per Bologna e dintorni e che nessuno osi fiatare!"
Un incontro presentato come occasione per i cittadini, al quale erano presenti, in grandissima maggioranza, politici tecnici e addetti ai lavori. Dalle 21 alle 23.30 la parola ai relatori per illustrare progetti su progetti, con scarsa efficacia comunicativa vista l'illeggibilità dello schermo, chi avesse da ribattere scriva al forum sul sito perchè l'incontro è concluso.
Alcune perplessità anche in merito ai relatori invitati: perchè, a fronte di un tema a valenza territoriale, solo amministratori del comune di Bologna? Forse pensiamo ancora ad un futuro Bologna-centrico? Si ritiene inoltre che per quanto riguarda le politiche provinciali in tema di infrastrutture, mobilità, pianificazione sia rappresentativo un tecnico? Perchè almeno sul tema del passante nord, che è un esempio brillante di totale fallimento nell'ascolto dei numerosi e attivi comitati, questi non sonostati fatti sedere al tavolo a presentare progetti alternativi a quelli ufficiali (visto che chi era seduto in sala aveva ben scarsa opportunità di intervenire)?
Forse non ho ascoltato con attenzione, ma quali sono state le domande pungenti della Bonora?
Non mi sembra che alcun tema promosso dalla Rete sia stato declinato: a quale inesistente Area metopolitana (poichè è una realtà che esiste solo sulle carte di noi urbanisti) fanno riferimento gli amministratori bolognesi, a quale scenario si riferisce l'Assessore Merola quando parla di sviluppo o declino di Bologna, da dove hanno origine le scelte che si stanno compiendo sull'area bolognese, volontà politiche o finanziamenti da non perdere, a cosa si riferisce Merola quando ci rassicura che il PSC avrà alla base un processo di partecipazione ma non sarà la Conferenza del PSC la sede per elaborare il Piano Strutturale di Bologna? La congestione attuale si pensa di risolverla solo con le azioni (ben vengano!) promosse dal comune di Bologna?Uso del suolo, questioni ambientali...gli innominati!
Molti e molti altri potrebbero essere gli spunti di riflessione.
Non mi addentro sulle possibili opzioni alternative ai progetti presentati, già l'intervento di Zanelli ne delinea alcune, ma forse varrebbe la pena promuovere un incontro di confronto reale, per discutere a quale scenario futuro per il territorio bolognese ci riferiamo, per poter inquadrare con maggior efficacia gli interventi presentati.
Credo che il Nodo emiliano della Rete possa e debba assumersi questo ruolo, sempre che gli obiettivi veri della sua esistenza siano quelli condivisi alla nascita...
---
Micaela Deriu