Verso la costruzione di un Nodo Romano della Rete
Report a cura di Gianluca Peciola

Lo scorso 10 di gennaio si è svolta la riunione inaugurale del costituendo nodo romano e laziale della Rete del Nuovo Municipio. In seguito alla riunione del Direttivo di Firenze e muovendo dalla suggestione lanciata da Carta, Cantieri Sociali e Riva sinistra sui temi della metropoli e del suo governo, si è discusso dei contenuti intorno ai quali animare lo sviluppo di una iniziativa neomunicipalista a Roma e nel Lazio. All'incontro erano presenti, oltre al sottoscritto Gianluca Peciola, il Presidente del Municipio XI Andrea Catarci, il consigliere al bilancio partecipativo del Municipi Roma XI, l'ARCI solidarietà Lazio, Action, l'associazione Riva Sinistra, il collettivo "casetta Rossa" di Garbatella, la presidente del Municipio IX, Luigi Nieri Assessore Regione Lazio, Marco Gelmini Vicepresidente nazionale ARNM, Saturno Salvagni per conto dell'Assessore regionale Tibaldi, Anna Pizzo, consigliera regionale del Lazio, Andrea Masala dell'Arci e il referente dell'ufficio partecipazione del municipio Roma XIII. Si è fatto un bilancio dell'operato della rete e dell'ultimo appuntamento di Milano, valutando la necessità, per quanto riguarda l'esperienza romana, di recuperare lo spirito iniziale della rete insieme al rapporto con soggetti di movimento e dell'associazionismo che condividono valori e progettualità della Carta e del percoso della Rete stessa. Spirito che, secondo alcuni dei relatori, è emerso con eccessiva debolezza nell'appuntamento di Milano, definito eccessivamente spostato su un impianto "buongovernitsta". Si è discusso della necessità di raggiugere le forme nuove in cui si esplicita la relazione tra movimenti e istituzioni come le recenti iniziative di leggi di iniziativa popolare sull'acqua e sulla casa, di valutare la necessità di un bilancio del lavoro svolto sinora dalla rete prima di ripartire con il nodo romano, della necessità di procedere con il nodo soltanto se ritenuto utile allo sviluppo delle politiche neomunicpaliste, di rilancio delle pratiche e degli obiettivi dei movimenti e delle politiche partecipate verso l'autogoverno. Per alcuni il nodo deve impegnarsi a discutere sui grandi temi della città, sulle trasformazioni che toccheranno Roma e il Lazio e sul senso dei processi partecipativi in relazione a questi processi. Non bisogna fare della partecipazione una pratica neo-concertativa reticolare e di massa, ma uno strumento a disposizione delle comunità locali per mettere in discussione l'idea di città che sembra prendere pericolosamente piede a Roma.
Partecipazione come strumento di nuova democrazia e non di "correzione" di scelte già definite nei piani alti del governo della città e della Regione. Quindi in relazione al dibattito sull'area Metropolitana, sulla città dei bambini (Zona Colombo), sul piano di riassetto del Litorale, sulle politiche abitative occorre rilanciare una discussione sugli obiettivi della partecipazione. Quale partecipazione per quale città, in sintesi il punto affrontato da più interventi. Inoltre il tema del decreto Lanzillotta come tema accomunante e sul quale avviare una discussione tra tutti i soggetti.
Prossimo appuntamento tra due settimane sempre presso il Municipio Roma XI.
Infine, in un percorso che andrà via via verificato, si potrebbe procedere alla costruzione dell'assemblea nazionale della Rete del Nuovo Municipio che si svolgerà a Roma il prossimo ottobre con il patrocinio della Regione (e forse della Provincia e del Comune).

Gianluca Peciola