Nuovi Municipi

Newsletter settimanale della Rete del Nuovo Municipio

n. 173, 23 Aprile 2010

www.nuovomunicipio.org

 

 

DA AREZZO A TORINO UN FILO ROSSO: CAMBIAMENTO VUOL DIRE EFFICIENZA

Al Nuovo Municipio non ne abbiamo mai fatto mistero: della partecipazione e della condivisione delle scelte noi abbiamo un'idea molto "schierata", lontana da quegli approcci che, proiettando il proprio formalismo su quello che studiano, sono stati capaci di vedervi soltanto un correttivo tecnico ad alcune localizzate storture della democrazia rappresentativa; per noi, la partecipazione funziona nella misura in cui veicola contenuti forti di innovazione sostantiva (dalla solidarietà alla giustizia sociale, dal superamento del mito della crescita all'equilibrio ecologico), e il suo successo non si misura né coi numeri né coi diagrammi di flusso, ma puramente in base alla qualità dello "sviluppo" verso cui indirizza. Un interessante corollario di questa posizione, che rifiuta la dicotomia fittizia fra forma e contenuto dell'agire politico, sta nell'assunto per cui, se non c'è cambiamento senza efficienza, non c'è efficienza senza cambiamento: rendere efficiente una macchina vuol dire anzitutto sapere in che direzione farla muovere. È così che, appena archiviato il Convegno nazionale di Arezzo (sul contenuto partecipativo da dare alle nuove forme del decentramento), il Nuovo Municipio propone - a Maggio a Torino, in collaborazione con quel Comune, la rivista Altreconomia ed i Comuni Virtuosi - un altro appuntamento in cui miglioria formale e trasformazione di merito si confondono fino ad identificarsi: è un incontro che, in netta controtendenza rispetto alla diffusa abitudine di piangersi addosso, intende proporre il cambiamento sostanziale delle relazioni politiche e degli assetti di decisione come strada maestra per uscire da quella stessa crisi che sembra minare alle basi la possibilità stessa di una vita autenticamente democratica. È un po' come quando si gioca a poker: se abbiamo in mano buone carte, possiamo anche permetterci di seguire il gioco degli avversari andando a vedere; ma se la fortuna non ci assiste, non ci rimane che rilanciare alto, cambiando la posta in gioco nei termini che vogliamo. È questo quel che, con meno incoscienza che ragionevolezza, vi invitiamo a fare assieme a noi: spostare l'asse del confronto dal terreno, già irrimediabilmente perduto, della difesa ad oltranza dei diritti consolidati, a quello ancora inesplorato (e già per questo enormemente più favorevole) della costruzione di nuovi diritti e di nuove opportunità; ed è solo un altro modo per dire che, da questa crisi, non si esce certo tornando indietro, ma solo andando, con coraggio, ancora più avanti.

 

 

Si formano facilitatori a Modena fino al 29
Se è vero che nessun processo partecipativo può essere guidato (e tanto meno previsto), c'è una figura la quale è senza dubbio in grado di agevolarlo, rimuovendo ostacoli formali che tendono di regola a diventare sostanziali: è il facilitatore, unico autentico professionista della partecipazione; un corso del Comune di Modena intende formarne un gruppo tecnicamente attrezzato.

 

Pianificazione, decentramento e sviluppo locale: i Nuovi Municipi a Montevideo a fine mese
Malgrado i molti, reiterati tentativi di tecnicizzarla, la questione del governo del territorio rimane il fulcro - esplicitamente politico - intorno a cui si gioca la partita della sostenibilità locale dello sviluppo: con il Nuovo Municipio, Provincia e Politecnico di Milano la discutono in Uruguay, terra del "sotto"sviluppo che lotta tenacemente per trasformarsi in sviluppo "altro".

 

Approfondire la democrazia come stile di vita: a Maggio un grande congresso in Argentina
Dalla crisi globale ed epocale della politica si esce non già tornando indietro, ma piuttosto andando avanti: non una restaurazione, dunque, ma un rinnovamento che trasformi la democrazia da nominale in sostanziale, radicandola nella vita delle comunità come pratica condivisa di autogoverno. Un congresso mondiale a Rosario traccia le rotte di questa rivoluzione partecipativa.

 

A Torino il 14 Maggio i Comuni al tempo della crisi
Se è vero che partecipare ha un costo, non farlo ne ha uno ancor più elevato: in tempi come questi, dunque, la riscoperta del senso aggettivale di "Comune" diventa da virtù necessità, e cerca - senza paradossi - nella trasformazione attiva, piuttosto che nella difesa passiva, la via maestra per uscire fortificata dalle crisi: un convegno dei Nuovi Municipi prova a disegnarne i percorsi.

 

Il Nuovo Municipio "ci mette la faccia"
Il web 2.0 non serve solo per far chiacchiere o curiosare nelle case altrui, ma anche a dare visibilità e capacità di interazione creativa a gruppi ed eventi che, senza di esso, resterebbero confinati nelle nicchie anguste e sterilizzanti dell'incontro casuale. Esattamente un anno fa, anche la Rete si è dotata di questo strumento: venite a trovarci su FaceBook, c'è da sentirne (e da dirne) delle belle.

 

 

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