Nuovi Municipi

Newsletter settimanale della Rete del Nuovo Municipio

n. 177, 21 Maggio 2010

www.nuovomunicipio.org

 

 

FACCIAMO OBIEZIONE DI COSCIENZA: CONTRO IL CATTIVO GOVERNO

 Oggi vogliamo raccontarvi una storia.

In Provincia di Caserta, un Comune virtuoso - quello di Camigliano - riesce ad avviare al riciclo ben il 65% dei rifiuti solidi urbani, differenziandoli addirittura in 13 categorie: un risultato straordinario, specie se si considera l'entità e la natura cronica dell'emergenza rifiuti in Campania. Forse preoccupata proprio di questo, qualche settimana fa la Regione Campania approva una Legge (la n. 26 del 2010) per cui la competenza, nella raccolta dei rifiuti, viene integralmente trasferita alle Province: al di là dell'indubbio anacronismo e delle prevedibili conseguenze criminogene del provvedimento, che accentra la gestione di un business miliardario in poche mega-aziende più facilmente esposte ad infiltrazioni della criminalità organizzata (non dimentichiamo che siamo in Campania), il suo risultato immediato è che il Comune di Camigliano si trova esautorato a compiere proprio quelle azioni virtuose per cui si era distinto e aveva conquistato la fiducia dei propri cittadini. Forte di questa esperienza, il Sindaco avanza obiezione di coscienza avverso la norma regionale, e si espone così ad un consistente rischio di commissariamento.

Crediamo che in questa storia ci siano tutti gli elementi che connotano lo stato presente della politica in Italia: amministratori in gamba che si scontrano con miopie vere e presunte di altri, formalismi inaccettabili che conducono ad assurdità patenti, l'ombra onnipresente del malaffare dietro ogni procedura di decisione, infine un generale e drammatico scollamento di questo genere di processi - a tutti i livelli - dalla constatazione delle condizioni reali del Paese e dei territori; e già questo basterebbe a spiegare perché ve l'abbiamo raccontata. Ma la storia non finisce qui: i nostri partners dei Comuni Virtuosi, infatti, si mobilitano a livello nazionale perché tutti i Sindaci degni di tal nome manifestino la propria solidarietà a quello di Camigliano, sottoscrivendo l'appello che trovate riportato di seguito, per mostrare che il buon governo reale, in Italia, non è ancora finito tutto quanto sotto terra, e non ha la minima intenzione di farlo.

Abbiamo apposto il nostro logo sul documento, accanto a quello dei Comuni Virtuosi, non per rubare loro la scena, ma per sottolineare l'esemplarità di questa storia (nella prima come nella seconda parte) rispetto al progetto di rinnovamento della democrazia che chiamiamo Nuovo Municipio: se non si dà pace senza giustizia, non si dà vera innovazione senza intelligenza e legalità. Così l'invito a sottoscriverlo, che chiaramente rivolgiamo a tutti i Sindaci che nel Nuovo Municipio sono e sono stati di casa, diventa anch'esso un'obiezione di coscienza: contro il malgoverno, l'arroganza, la cialtroneria, il menefreghismo e il malcelato interesse di tutti quelli che, ora più che mai, si mostrano i veri responsabili della prematura estinzione della politica locale e della vita civile nel nostro Paese.

 

 

Al via oggi a Poitiers la VI Conferenza Europa-America sulla democrazia partecipativa
Si interroga tanto sulle ragioni quanto sulle condizioni della mobilitazione allargata dei cittadini questa conferenza internazionale che, nel numero e nella varietà dei partecipanti, rinviene un criterio non solo quantitativo ma anche - e precipuamente - qualitativo mediante il quale monitorare e valutare a lungo termine il successo finale delle pratiche e delle politiche della partecipazione.

 

Dal decentramento alla partecipazione: in corso a Modena "ViaPerVia"
A margine del nostro convegno aretino sul decentramento, tutto un fiorire di iniziative segnala l'interesse delle Amministrazioni a recuperarne l'eredità positiva in termini di apertura dei processi decisionali. Questo percorso partecipativo, attivato nelle Circoscrizioni del Comune di Modena, vuole sollecitare microprogetti territoriali per promuovere democrazia reale e inclusione sociale.

Consumo consapevole e sostenibilità ambientale da domani a San Salvatore Telesino
Mentre Governi e organizzazioni internazionali studiano accanitamente come riattivare una spirale dei consumi che soltanto loro considerano "virtuosa", in un piccolo ma combattivo Comune del Beneventano ci si interroga, con piglio neomunicipalista, su come trasformare il consumo da pratica di distruzione globale in momento qualificante nella (ri)nascita della sostenibilità locale.

Diventa anche tu contadino urbano: Mercoledì un meeting di formazione a Milano
La prova più chiara del degrado che affligge la vita economica e sociale in Occidente sta forse nella posizione di ineluttabile subalternità a cui è quasi ovunque condannata l'agricoltura; un progetto milanese di autocostruzione e autorecupero, centrato su una cascina del '700 chiamata "Cuccagna", prova - in netta controtendenza - a restituirle la primarietà che le spetta di diritto.

Dal 7 all'11 Luglio valutazione e partecipazione come cultura a Sovicille
Se valutare è cosa che facciamo ogni giorno, è raro che questo sottostia a regole certe, e anche che investa politiche e azioni che, per fortuna o per sfortuna, sfuggono ai parametri "classici" del profitto: vicino Siena una scuola estiva a cavallo «tra partecipazione, impatto sociale a valore sociale aggiunto» rilancia la valutazione come metodo scientifico - e come atteggiamento politico.

 

Il Nuovo Municipio "ci mette la faccia"
Il web 2.0 non serve solo per far chiacchiere o curiosare nelle case altrui, ma anche a dare visibilità e capacità di interazione creativa a gruppi ed eventi che, senza di esso, resterebbero confinati nelle nicchie anguste e sterilizzanti dell'incontro casuale. Esattamente un anno fa, anche la Rete si è dotata di questo strumento: venite a trovarci su FaceBook, c'è da sentirne (e da dirne) delle belle.

 

 

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Obiezione di coscienza a Camigliano (CE)

 

«Si può pensare ad una forma di obiezione di coscienza nell’azione amministrativa?

Sino a pochi anni fa una domanda simile non si sarebbe forse nemmeno potuta formulare, oggi è sempre di maggiore attualità.

Una legge, la n. 26 del 2010, che regolamenta la raccolta dei rifiuti per la sola Regione Campania, con un profilo di incostituzionalità evidente anche ad un semplice studente di giurisprudenza, centralizza le operazioni necessarie all’espletamento del servizio rifiuti all’ente Provincia.

Già se effettuata a livello nazionale, questa scelta farebbe discutere, nel momento in cui si parla di eliminazione dell’ente Provincia, da molti ritenuto inutile, e di federalismo fiscale; ma nella Provincia di Caserta ed in Regione Campania, una simile impostazione rasenta il delittuoso o, come ha alcuni mesi fa sostenuto il candidato alla Presidenza della Regione Campania on. Vincenzo De Luca, si tratta di un provvedimento criminogeno, cioè atto a creare criminalità.

Di tante cose c’è bisogno nella nostra regione, tranne di creare nuova criminalità, dal momento che è una delle poche cose che non ci mancano.

Nel dettaglio attribuire alla provincia il servizio integrato di rimozione dei rifiuti significa creare una gigantesca azienda, facilmente controllabile da componenti criminali, incapace di fornire un servizio di eccellenza, incapace di promuovere una seria raccolta differenziata, ma capace da subito di far aumentare e non di poco la tariffa a carico dei cittadini.

Questa brillante legge riuscirà in un colpo solo a peggiorare il servizio di raccolta dei rifiuti e ad aumentare le tariffe per i cittadini.

L’ente Comunale di Camigliano in un sol colpo si vede espropriato della possibilità di gestire in proprio il servizio di raccolta dei rifiuti e non sarà più in grado di fornire, come ha fatto negli ultimi anni, un servizio di estrema qualità (nel primo trimestre del 2010 oltre il 65% di raccolta differenziata con oltre 13 frazioni di rifiuti trattati separatamente), capace di non far percepire al cittadino nemmeno il più piccolo disservizio, anche nei momenti peggiori della crisi dei rifiuti campana degli scorsi mesi, e di controllare gli importi delle tariffe.

Chiediamo a tutti i cittadini che, come gli amministratori del nostro Comune, intendono la politica come disinteressato servizio al cittadino, di sostenerci nella lotta che ci vede contrapposti ad una ottusa norma legislativa, la legge 26 del 2010 appunto, e di aiutarci a sollecitare l’ente Provincia a regolamentare questa legge criminogena nei modi che possano consentire alle amministrazioni virtuose della nostra provincia di continuare a fare ciò per cui sono state elette: governare nel segno della legalità il nostro territorio.»

Vincenzo Cenname – Sindaco di Camigliano (CE)

 

Il sottoscritto __________, sindaco e rappresentante legale del Comune di _____________, sottoscrive l’appello e la battaglia portata avanti dall’Amministrazione comunale di Camigliano (CE), che la vede a rischio di commissariamento perché virtuosa nella gestione diretta della raccolta rifiuti.

Chiediamo pertanto un intervento diretto e immediato del Governo, al fine di impedire lo scioglimento del Consiglio comunale del paese casertano, esprimendo solidarietà e sostegno al collega Vincenzo Cenname e alla sua squadra di buon governo.

In fede, _______________