Nuovi Municipi

Newsletter settimanale della Rete del Nuovo Municipio

n. 194, 5 Novembre 2010

www.nuovomunicipio.org

 

 

IL LUNGO FILO ROSSO DEL BUON GOVERNO

L'espressione francese "fil rouge", con cui il memorabile "Giochi senza frontiere" ha avuto il merito di familiarizzare gli italiani, è di derivazione marinaresca: in origine, infatti, essa designava il filo colorato che si poteva seguire per districare le sartie aggrovigliate dei velieri e che quindi, ricorrendo da nodo a nodo, permetteva di ricostruire un ordine sequenziale, progressivo, fra situazioni altrimenti prive di connessione logica. Ebbene, è proprio in questo senso che un filo rosso unisce due degli ultimi eventi segnalati su questo foglio, quello dell'altra Teano (cui è tuttora dedicato l'editoriale della nostra home page) e quello di Grottammare riportato subito sotto: è il filo tenue ma persistente della ricerca di un sistema di governo che sia buono soprattutto per i cittadini ed i patrimoni comuni amministrati, piuttosto che - come succede con disgustosa regolarità in questo Paese da feuilleton - solo per chi li amministra. Ma c'è un terzo evento toccato dal filo, ed è l'uscita di un volumetto di peso politico inversamente proporzionale a quello fisico: Il manuale del buon amministratore locale, che raccoglie programmaticamente «buone prassi da imitare per sindaci, assessori, cittadini attivi», e che è stato curato dal nostro Vicepresidente Salvatore Amura in collaborazione con il ricercatore Stefano Stortone per i tipi di AltrEconomia. Si tratta di un'antologia di quelle pratiche che dovrebbero (per l'appunto) rappresentare il filo rosso di questa rubrica e che, contrariamente alle apparenze, non si dura poi tanta fatica a reperire in un'Italia oramai devastata da opposte ma congruenti strategie predatorie. Qui in fondo e sul nostro web trovate il breve comunicato di presentazione del libro, il cui fil rouge si dipana attraverso realtà territoriali, sociali, economiche e culturali lontane disegnando una geografia alternativa a quella "ufficiale" dei distretti amministrativi, una geografia in cui le distanze - fra governanti e governati, fra comunità e territori, fra produttori e consumatori - si riducono progressivamente fino a diventare le "nuove prossimità" di cui è fatta la "democrazia a Km. 0"; e in cui riusciamo a intravedere, come disegnata in filigrana, la mappa di un'Italia che funziona: non domani o altrove, ma qui e a partire da subito.

 

 

Da domani a Grottammare Democrazia Km. Zero atto secondo: la rete
Due tratti accomunano gli sforzi di tutti coloro che si battono per una rinascita della democrazia: il concetto della prossimità fra cittadini e fra essi e le sedi delle decisioni, e la ricerca di una "rete delle reti" come luogo comune ove coordinare pratiche, politiche e prospettive. I temi all'ordine del giorno in questo incontro nella capitale storica della partecipazione e del neomunicipalismo.

Fino all'11 a Firenze "Gestione e organizzazione dei processi partecipativi locali"
Una lunga avventura formativa, che vede a più riprese la partecipazione (diretta e indiretta) del Nuovo Municipio, si ripromette di portare il "sapere partecipativo" fuori dalle secche utilitariste e fanfarone del marketing elettorale e della consulenza professionale per metterlo a disposizione di chi intende veramente usarlo come strumento funzionante di buon governo, autonomia e auto-sostenibilità.

 

Tornano in Toscana, il 19 e 20, le "Giornate di Montaione" su democrazia e partecipazione
È un bambino piccolo - forse di un paio d'anni, proprio come la Legge Toscana sulla partecipazione - il logo di questo incontro che, anno dopo anno, tasta il polso alle pratiche e alle politiche della nuova democrazia nel luogo in cui essa sta senza dubbio crescendo con maggior vigore; simbolo di novità - ma anche dell'ingenuità e del coraggio che servono a saltare i molti fossi della crisi.

 

A Milano a fine mese la seconda edizione della Scuola di Alt(R)a Amministrazione
Dopo l'unanime riconoscimento ottenuto dalla prima edizione torna, con una sessione autunnale dedicata a "Città e Territorio: smontare luoghi comuni, costruire opportunità", la Scuola per Amministratori locali promossa - da Comuni Virtuosi e Nuovi Municipi con il Politecnico di Milano - per ribadire il concetto che l'unica Alta Amministrazione è, oggi, un'Amministrazione Altra.

 

Da Febbraio a Trieste un corso per amministratori pubblici sulle energie rinnovabili

È "Produrre regolamenti efficaci per l'introduzione delle energie rinnovabili negli edifici" il titolo completo di un percorso formativo che, preso atto da un lato dell'imminente esaurimento delle riserve di combustibili fossili, dall'altro delle enormi potenzialità degli Enti locali nel promuovere una ri-conversione ecologica dello "sviluppo", invita i Nuovi Municipi a rinnovare il proprio mix energetico.

 

Non fermate il progetto "Città dell'Altra Economia": firmate la petizione
Per chiare motivazioni ideologiche, il sindaco di Roma vuol chiudere la Città dell'Altra Economia, un progetto che rappresenta uno dei pochi spazi di futuro rimasti aperti in un'Italia triste, vigliacca e colpevolmente nostalgica. Il Nuovo Municipio, tante volte suo ospite, si associa al suo appello urgente per scongiurare - anche sottoscrivendo una petizione - un esito in cui avremmo da perdere tutti.

Il Nuovo Municipio "ci mette la faccia"
Il web 2.0 non serve solo per far chiacchiere o curiosare nelle case altrui, ma anche a dare visibilità e capacità di interazione creativa a gruppi ed eventi che, senza di esso, resterebbero confinati nelle nicchie anguste e sterilizzanti dell'incontro casuale. Poco più di un anno fa, anche la Rete si è dotata di questo strumento: venite a trovarci su FaceBook, c'è da sentirne (e da dirne) delle belle.

 

 

Iscriviti alla Rete del Nuovo Municipio

Per crescere, la Rete ha bisogno del vostro sostegno: in termini di idee, di attività, di proposte - ma anche finanziari. Non dimenticate dunque di perfezionare o rinnovare la vostra iscrizione all'Associazione per il 2010: sulla pagina dedicata del nostro sito web troverete tutte le informazioni necessarie. Le quote possono essere versate sul C/C intestato a "Associazione Rete del Nuovo Municipio" presso la filiale di Firenze della Banca Popolare Etica, il cui codice IBAN è IT43X0501802800000000111102; per tutte le altre notizie potete rivolgervi alla nostra Segreteria al numero 333 8381901. Grazie per stare contribuendo a fare, della Rete, la vostra Rete.

 

 

_______

 

 

Esce in libreria e nelle botteghe del commercio equo e solidale per Altreconomia edizioni:

“Il manuale del buon amministratore locale”

Buone prassi da imitare per sindaci, assessori, cittadini attivi

L’altra Italia è in Comune. Un manuale “tascabile” per amministratori e cittadini virtuosi, una vera e propria cassetta degli attrezzi per promuovere le “buone prassi municipali”, attraverso 11 storie e decine di esempi, dal Nord al Sud Italia.

Partendo da Canegrate e il suo “bilancio partecipativo”, passando per Cassinetta di Lugagnano e la scelta di non edificare più, fino alla raccolta dei rifiuti porta a porta di Ponte nelle Alpi e al turismo responsabile di Grottammare. Un Giro d’Italia che parla di partecipazione, legalità, reti di economia solidale e sostenibilità.

Con un contributo di Rita Borsellino.

 

Questo libro non è semplicemente un elenco di “buone pratiche” o di casi virtuosi. Piuttosto, a partire da questi, è un manuale, una guida pratica, per riprendersi qualcosa che è già di tutti: il diritto/dovere di avere cura della propria comunità, indipendentemente dall’esserne amministratori o semplici cittadini. Dai rifiuti all’accoglienza, dai piani regolatori al turismo, dalla sicurezze alle fonti rinnovabili.

Due esempi? In un’epoca di tagli ai trasferimenti, a Cassinetta si è deciso di non costruire più, e quindi di rinunciare a quella boccata di ossigeno finanziario data dagli oneri di urbanizzazione. Una scelta di tutela del territorio scelta e condivisa dai cittadini. Mentre, dall’altra parte d’Italia, a Sicignano degli Alburni, in provincia di Salerno, dove amministrazione e cittadini hanno deciso di accogliere un gruppo di immigrati in difficoltà.

Il libro è corredato da un “Lessico del buon amministratore”, che spiega voce per voce qual è il glossario della partecipazione politica (da “Servizi pubblici” a “Politiche sociali”) e quali sono gli organi dell’amministrazione (da “Delibere” a “giunta” o “bilancio di previsione”). Con esse, un breve prontuario di forme di “cittadinanza attiva” (come istanze, petizioni, proposte) e un dizionario delle organizzazioni e reti che riuniscono esperienze di municipi virtuosi (dalla Rete del Nuovo Municipio ai Comuni Virtuosi, dagli Enti locali per l’acqua ad “Avviso pubblico”, che riunisce i comuni che lottano contro la mafia).

Perché, come scrive Rita Borsellino nel volume, “Partecipare è prima di tutto un sentimento, un’emozione, quasi una necessità. Partecipo a qualcosa o di qualcosa se mi sento profondamente coinvolta, se non posso fare a meno di starci dentro, se mi accorgo che se non ci fossi non sarebbe la stessa cosa”.

 

“Il manuale del buon amministratore locale. Buone prassi da imitare per sindacim, assessori, cittadini attivi”

104 pagine, 5,00 euro (Altreconomia ed.2010). Con un contributo di Rita Borsellino.

Gli autori: Salvatore Amura è vice presidente della Rete del nuovo municipio; Stefano Stortone si occupa di processi partecipativi.

In vendita in libreria, nelle botteghe del commercio equo e su www.altreconomia.it.