Prefetture e Questure non sono strutturalmente attrezzate per gestire adeguatamente l’accoglienza degli immigrati clandestini. I Comuni si offrono per svolgere questo ruolo, pensando ad un’accoglienza meno burocratizzata, più solidale ed attenta ai diritti di migliaia di persone.
Un convegno per coinvolgere quanti più sindaci possibile ed un referendum abrogativo della legge Bossi-Fini tra i primi appuntamenti delle prossime settimane.
Questa, in estrema sintesi, l’azione che si propone la Rete del Nuovo Municipio, di cui Cosenza fa parte, e i cui principali obiettivi l’assessore Franco Piperno ha illustrato stamane alla stampa.
“Questa estate - ha detto - è stata caratterizzata da una serie lunghissima di sbarchi in Sicilia, regione dove si è concentrata l’azione della Rete.
Spesso gli immigrati non conoscono i loro diritti a cominciare da quello, fondamentale, di chiedere asilo che, invece, assicurerebbe loro di restare in Italia per almeno due anni poiché tanto ci mette la burocrazia a dare un risposta.
Dunque, la prima azione svolta dalla Rete è stata quella di informazione, nella lingua dei clandestini e non nell’italiano utilizzato dalle autorità ed ovviamente incomprensibile a tutti gli interessati. Questo ha evitato molti rimpatri immediati.
C’è poi l’opera di ospitalità che i Comuni intendono svolgere per sostituirsi ai Centri di permanenza temporanea, veri e propri lager dove la gente sta malissimo”.
Diversa l’accoglienza che le autonomie locali - anche l’Anci si è affiancata - sarebbero disposte a dare. E con l’obiettivo di allargare la rete di solidarietà, ci sarà a breve un Convegno dei sindaci in Sicilia perché ogni Comune italiano prenda sul proprio territorio degli ospiti.
Sarà, inoltre, organizzato un referendum abrogativo della legge Bossi-Fini per eliminare disposizioni vessatorie e proporre una politica dell’accoglienza che abbia, per l’appunto, i Comuni quali punti di riferimento.
E, ancora, l’assessore Piperno ha preannunciato una visita, insieme al Presidente della Provincia Mario Oliverio che, in quanto deputato, ha libero accesso nei Centri di permanenza temporanea, al Centro di Crotone. Anche qui si daranno informazioni e si offrirà ogni aiuto possibile.
“Siamo sulla linea inaugurata a Genova con la decisione di dare la possibilità di voto agli immigrati - ha concluso l’assessore Piperno.
Il provvedimento è stato impugnato dal Prefetto e probabilmente non passerà, ma si tratta di fare una battaglia culturale perché ai Comuni sia riconosciuto il diritto di dire la parola finale sulla cittadinanza anche per questi residenti, che costituiscono una forza lavoro eccezionale, che arricchisce il Paese e nulla toglie ai nostri disoccupati, non più disponibili per certi tipi di lavoro”.
La testimonianza di Alessandro Gordano, presidente dell’Associazione che gestisce la Casa del Migrante, ha dato conto delle diversità riscontrabili tra l’accoglienza nei Centri temporanei e quella dei Comuni. La Casa del Migrante è gestita con la collaborazione della Provincia, del Comune capoluogo, di altri Comuni più piccoli, della Cgil. “Qui –ha detto- diamo nn solo cibo e un letto, ma anche la possibilità di imparare la lingua e un lavoro.
Gordano ha poi fatto presente l’assurdo caso di alcuni ospiti che, pur avendo lo status di rifugiati politici, non riescono, a distanza di anni, ad ottenere il permesso di soggiorno.
Presente all’incontro anche padre Fedele Bisceglie che ha ribadito la disponibilità dell'Oasi francescana ad accogliere anche cinquanta immigrati, senza distinzioni di sesso, nazionalità, religione, sulla scia dell'opera meritoria che da anni svolge la struttura inventata dal francesccano.
In particolare, padre Fedele si è detto disponile ad accogliere donne con bambini. Il frate ha anche preannunciato una conferenza dal tema “Legge Bossi-Fini contro il Vangelo” per scuotere le coscienze addormentate e ricordare che la parola di Cristo impone l’accoglienza del pellegrino.
Massimo Ciglio, nuovo responsabile dello Sportello immigrazioni, ha preannunciato una serie di azioni di sostegno agli obiettivi dell’Amministrazione comunale, a cominciare dalla stesura di una Carta informativa, a più lingue, dei diritti dei migranti.
Infine, le conclusioni sono state tratte dal sindaco Eva Catizone.
“Rilevo con piacere - ha detto - che vi sono due livelli di solidarietà che si sono sviluppati su questi argomenti.
Il primo, merito soprattutto di alcune associazioni, si riscontra a livello locale dove oggi sono coinvolte anche diverse istituzioni.
Il secondo investe il territorio nazionale con tante municipalità pronte a svolgere un ruolo diverso di accoglienza, che contrasta con l’attività governativa, che invece si caratterizza per inospitalità e ostilità.”
Il sindaco ha quindi assicurato l’interessamento del Comune presso Prefetto e Questore affinchè vengano accelerate le procedure di rilascio dei permessi di soggiorno. Ha infine preannunciato che, su richiesta del Consolato a Napoli di Tunisia, dove si svolgeranno a breve le elezioni presidenziali, sarà istituito a Cosenza un seggio dove i residenti tunisini potranno esprimere il loro diritto al voto.