Assemblea nazionale del Forum italiano dei Movimenti per l'Acqua
Roma, 21 Aprile 2007

Report dei lavori

L'assemblea ha visto la presenza di oltre cento persone provenienti dai comitati territoriali impegnati nella campagna di raccolta firme per la legge d'iniziativa popolare.
Il primo punto affrontato è stato il bilancio della prima metà della campagna, con una relazione della Segreteria Operativa Nazionale, che ha evidenziato i risultati positivi sinora raggiunti: la campagna è diffusa in tutto il territorio nazionale, nuove adesioni continuano ad arrivare; anche la visibilità è molto accresciuta, nonostante la mancanza di un vero e proprio ufficio stampa, fino a coinvolgere molte trasmissioni sui mass-media.
Per quanto riguarda le firme, ad oggi ne risultano alla Segreteria 179.000. Presumibilmente sono significativamente di più; per questo occorre che i diversi referenti regionali e territoriali curino maggiormente la raccolta dati.
Un capitolo ancora negativo, sottolineato dal Tesoriere della Campagna, è quello che riguarda il versamento di contributi da parte delle diversi reti nazionali e da parte dei parlamentari che hanno aderito alla Campagna: molti non hanno ancora versato la quota parte e questo pone diversi problemi sul prosieguo della campagna.
Il secondo punto affrontato è stato quello relativo alla moratoria sui processi di privatizzazione in corso, che fa parte degli obiettivi immediati dei movimenti per l'acqua. Allo stato attuale, sembra che il provvedimento potrà essere inserito nel prossimo decreto Bersani, che avendo ottenuto procedura accelerata, potrebbe andare in approvazione entro metà maggio. Si è sottolineato come il testo previsto contenga alcune ambiguità : perché pone come temporalità della moratoria l'approvazione dei decreti di modifica della normativa ambientale (152) e non l'approvazione di una nuova legge sull'acqua, assumendo così i caratteri della proroga, più che della moratoria. E anche sugli affidamenti che verrebbero bloccati, il testo presenta delle imprecisioni rischiose.
Il dibattito ha anche affrontato il contesto in cui la moratoria andrebbe ad inserirsi. Dalla prima relazione sulle modifiche della normativa ambientale (152) al DDL Letta sulle Authority, in entrambi i quali l'acqua viene collocata in una prospettiva di mercato e di privatizzazione. Si è quindi deciso di prestare massima attenzione all'insieme dei provvedimenti in corso, che dimostrano ancora una volta come l'acqua bene comune sia una conquista che deve essere ottenuta dall'azione dei movimenti.
Il terzo punto affrontato è stato quello relativo alla seconda parte della Campagna, cercando di delineare alcune iniziative comuni che scadenzino e connettano il lavoro delle centinaia di comitati territoriali che portano avanti la Campagna. Sono state in particolare proposte: una giornata di lotta per l'acqua da collocare a maggio; la proposta di una settimana di carovane dell'acqua, che da tutti i punti della penisola raggiungano Roma per significare la capacità dei territori di rappresentare l'interesse generale e per collegare le moltissime esperienze in difesa dell'acqua pubblica, da collocare verso la fine di giugno; l'organizzazione di un evento finale della Campagna a Roma, che preceda la consegna formale delle firme, da collocare all'inizio di luglio.
Sull'insieme di queste proposte si è dato mandato alla Segreteria Nazionale di elaborare una proposta operativa, in collegamento, per quello che riguarda le iniziative nella capitale, con il comitato territoriale romano.
Si è inoltre sottolineato come molti Enti Locali stiano approvando delibere di appoggio alla legge d'iniziativa popolare e, poiché anche l'apertura di questo fronte appare importantissima, si sono sollecitati tutti i comitati territoriali a spingere perché si moltiplichino le adesioni degli Enti Locali.
Si è infine avviata la discussione sul dopo-Campagna, discussione che ovviamente verrà ripresa in assemblee successive. Da tutti è stato sottolineato come il dopo-Campagna dovrà prevedere una forte e permanente capacità di mobilitazione da parte dell'insieme dei movimenti per l'acqua; altrettanto unanimemente si è espressa l'esigenza che le reti territoriali, i coordinamenti regionali e l'organizzazione nazionale rimangano attivi per condurre con analoga incisività la battaglia per la difesa dell'acqua, contro le privatizzazioni e per l'approvazione della legge d'iniziativa popolare.
Da più parti si è sottolineato il legame che unisce le vertenze per l'acqua a quelle che nei diversi territori si stanno producendo contro le grandi opere, contro la proliferazione di centrali e impianti energetici, contro gli inceneritori e per la difesa della salute collettiva.
A questo proposito, l'assemblea ha invitato i comitati e le reti per l'acqua ad aderire alla manifestazione nazionale del 19 maggio a Serre e a partecipare alla prossima riunione nazionale del "patto di mutuo soccorso", che probabilmente si terrà il 20 maggio a Napoli.
L'insieme della discussione politica sul dopo-Campagna e sulle iniziative da intraprendere verrà proseguita nella prossima Assemblea Nazionale dei Movimenti per l'Acqua, che si terrà il 10 giugno a Roma (i dettagli verranno comunicati in seguito).

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