Mettiamo "in RETE" l'esperienza del Comune di Pistoia

"Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà": è l'ultimo comma del nuovo art. 118 della Costituzione, poche righe che contengono però il germe di un cambiamento radicale nel modo di operare delle nostre pubbliche amministrazioni, a tutti i livelli ed in tutti i settori: la cittadinanza attiva, viene legittimata anche sul piano costituzionale come componente essenziale di un nuovo sistema di governance.

A Pistoia, la volontà di dar vita ad un modello concreto e non demagogico di politica partecipata già emergeva nel programma di governo del Sindaco, Renzo Berti, nato da un ampio confronto con i cittadini e con le loro rappresentanze quale sintesi responsabile dei contributi raccolti nei numerosi incontri svolti durante la campagna elettorale. Il riavvicinamento, tramite la partecipazione, dei cittadini al governo della città ha quindi da sempre rappresentato uno degli impegni fondanti del Sindaco e costituisce attualmente, un dato fortemente caratterizzante l’attività dell’Amministrazione. Oltre a rappresentare uno stile di governo, è anche per venire incontro ad una esigenza molto sentita negli ultimi anni che il nostro Comune ha deciso di investire nella “partecipazione” dei cittadini alle scelte di governo: da ricerche effettuate a livello nazionale e locale (quella della SWG per conto dell’ ANCI) è emerso che il primo bisogno del cittadino è quello di essere "informato, ascoltato e partecipato".

Si è trattato quindi di tradurre in un progetto analitico tutte le azioni volte a realizzare un modello di relazioni tra il Comune e i cittadini basato sulla "partecipazione" alla vita politica e amministrativa della città. Il tema della partecipazione è attualmente molto abusato e non è semplice realizzare intenzioni innovative; il dato di novità a Pistoia, è rappresentato dal collegamento con la riorganizzazione interna della struttura comunale e la conseguente realizzazione di strumenti che coinvolgono in maniera trasversale diversi settori dell’Amministrazione -attraverso uno staff operativo coordinato dal Capo di Gabinetto- come: la Piazza Telematica, l’Ufficio Piccoli Problemi, le Assemblee sul territorio, il Contratto di Quartiere, la Conferenza sul Decentramento, gli Stati Generali della Partecipazione, la presentazione di queste esperienze a Campus Cantieri.

Tre strumenti, in particolare, hanno affermato lo stile della partecipazione in maniera profonda nella cultura di governo della nuova amministrazione comunale di Pistoia: le assemblee sul territorio, il contratto di quartiere e l’ufficio piccoli problemi.

Per quanto riguarda le Assemblee Territoriali, il progetto “Rete della Partecipazione”, iniziato nel giugno 2002, nasceva dall’esigenza di andare incontro ai cittadini di tutto il territorio comunale, che è uno dei più vasti d’Italia, per mantenere un dialogo e un confronto sulle scelte di governo. Il progetto, tuttora in corso, ha visto la realizzazione di una fitta rete di assemblee sul territorio -ad oggi oltre quaranta incontri con cadenza quindicinale- che hanno registrato la partecipazione di oltre 3.000 cittadini, con una media di 50-60 cittadini per ogni assemblea. Il percorso sin qui intrapreso, costituisce un significativo e prezioso spazio di apertura e di coinvolgimento delle varie realtà locali, dalle pro-loco ai comitati di zona, che arricchiscono la vita sociale, culturale e democratica delle comunità locali fortemente legate al territorio.

Le assemblee, pur partendo da indicazioni tematiche -la prima sul Bilancio di Previsione, la seconda sul Piano Strutturale- hanno spesso fatto emergere i problemi locali del quartiere o della frazione, contribuendo così ad una migliore conoscenza da parte della Giunta delle criticità presenti sul territorio ai fini di una selezione delle priorità dell’azione amministrativa, sempre tenendo presente il quadro delle risorse finanziarie a disposizione. Le assemblee, che hanno visto sempre la partecipazione del Sindaco o del Vicesindaco e di almeno due assessori, oltre a far conoscere ai cittadini come l’Amministrazione gestisce le risorse disponibili, hanno lo scopo di presentare gli investimenti e gli interventi più importanti che riguardano le zone di riferimento; si tratta di informazione, ma anche di ascolto, ampio spazio viene dato ai partecipanti che intervengono con domande, chiarimenti e presentano proposte che l’Amministrazione periodicamente raccoglie in un apposito database. Oltre alla rilevazione delle problematiche specifiche, durante gli incontri vengono distribuite agli intervenuti “schede di registrazione” che consentono, attraverso il metodo CRM di registrare e profilare i cittadini “partecipanti”, rilevarne le caratteristiche di età e appartenenza sociale e il loro interesse rispetto ai settori di attività dell’amministrazione e alle criticità più sentite.

“Abbiamo scelto -ha detto il sindaco Renzo Berti- di intraprendere questo percorso che seppur faticoso, permette di andare nelle varie realtà per stabilire un dialogo, ascoltare le opinioni, le segnalazioni e le richieste. Crediamo nella partecipazione e l’esperienza già fatta nelle occasioni precedenti ha rappresentato per noi amministratori un momento di utile confronto. Purtroppo, viste le note difficoltà di bilancio, incontriamo sempre maggiori difficoltà a soddisfare richieste spesso giuste e sacrosante. E’ dunque il momento di mostrare il massimo senso di responsabilità e di operare una rigorosa programmazione delle priorità. E le assemblee pubbliche da questo punto di vista rappresentano uno strumento insostituibile”.

L’intenzione di questo progetto è comunque quella di andare oltre ai positivi risultati raggiunti dalle assemblee territoriali per creare uno stile di governo sistematico mediante la valorizzazione e la costituzione di “nodi”, di una “rete della partecipazione e del decentramento”, arricchendo il calendario della partecipazione con incontri tematici nei settori della cultura, sport e servizi sociali che vedano coinvolte le istituzioni, le consulte, le parti sociali, il mondo dell’associazionismo oltre alle molte forme della cittadinanza attiva. Il tutto, accompagnato da una metodologia di analisi e intervento del percorso partecipativo che va dalla “presa in carico” dei contributi, alla valutazione istituzionale degli stessi, alla selezione delle priorità fino alla rendicontazione ai cittadini delle scelte compiute.

Fra gli strumenti che s’intende attuare, entro la fine dell’anno saranno organizzati la Conferenza sul Decentramento e gli Stati Generali della Partecipazione come momenti pubblici di sintesi tematica dell’attività, in tali occasioni verranno presentati all’opinione pubblica e ai soggetti coinvolti, il “Manifesto” della Partecipazione, l’esperienza compiuta, le ipotesi per sviluppare scenari di futuro condivisi.

Il Comune di Pistoia, ha anche sviluppato un’importante esperienza di urbanistica partecipata attraverso l’adesione al bando del Ministero delle Infrastrutture per Contratti di Quartiere. La riprogettazione del Quartiere “Le Fornaci” ha offerto l’occasione per intervenire su un’area segnata da un intervento urbanistico controverso attraverso un percorso di assemblee e di incontri programmati sono stati raccolti dati e proposte utili a rispondere in maniera adeguata ai bisogni degli abitanti per arrivare ad una piena e comune condivisione degli obiettivi che sottendono la realizzazione degli interventi e per corrispondere alla filosofia sociale di questi programmi. Il percorso di consultazione, articolato in incontri con le associazioni attive nel Quartiere, in assemblee pubbliche (nelle quali sono stati somministrati questionari mirati), in gruppi di lavoro tematici di consultazione, ha visto la partecipazione di oltre 500 cittadini e è concluso con un incontro pubblico di restituzione delle scelte progettuali che compongono il Contratto di Quartiere. “Sono convinto -commenta il Sindaco Berti- che il contratto di quartiere non solo sia uno degli strumenti più formidabili di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica ma, come modello di ''progettazione partecipata'', costituisce anche uno degli strumenti più incisivi del progetto Rete della Partecipazione a cui stiamo lavorando da due anni con le assemblee sul territorio finalizzato a rendere i cittadini protagonisti delle scelte di governo".

Dal 1° febbraio, è stato inoltre dato avvio al progetto “ProntoCantiere” che si occupa di risolvere tutte le segnalazioni di modesta entità (cancellazione delle scritte murali, defissione dei manifesti abusivi, copertura di buche stradali, rifacimento di piccoli tratti di marciapiedi, ripristino della segnaletica, manutenzione dell’illuminazione, pulizia di spazi particolari, rimozione delle deiezioni canine) provenienti dai cittadini attraverso PistoiaInforma, le lettere indirizzate al Sindaco e agli assessori e le indicazioni che giungono dalle Circoscrizioni e dalle assemblee pubbliche organizzate dall’amministrazione nelle frazioni del comune di Pistoia. Nei primi due mesi e mezzo di attività sono già stati effettuati 272 interventi con un tempo medio per la presa in carico dei problemi di una settimana garantendo risposte certe sulla fattibilità degli interventi a tutti i cittadini.

ALLEGATI:
Presentazione della Rete della Partecipazione
Report delle Assemblee Territoriali
Scheda di registrazione
I Contratti di Quartiere
Il percorso di Consultazione degli abitanti nel quartiere “Le Fornaci”
"Le Fornaci" - Scheda di registrazione
La partecipazione per la Pubblica Istruzione