Camigliano (CE), 16 Novembre 2009
E' Bra il "Comune a cinque stelle" per il 2009


Modena, Ottobre 2009
Parte il Corso per Volontari della Cooperazione patrocinato dalla Rete


Monterotondo (RM), Agosto 2009
Una fontana di acqua pubblica per alleggerire la vita

Italia, Giugno 2009
Chi ha veramente vinto queste elezioni?


Canegrate (MI), Giugno 2009
Attivato un Fondo comunale anticrisi: la solidarietà è buona amministrazione


Gottolengo (BS), Aprile 2009
1000 famiglie salvano un caseificio: è "finanza dal basso"


Firenze, Aprile 2009
Il Nuovo Municipio come abitare sostenibile: un premio per le PA


Milano, da Febbraio 2009
Dal lamento comune al progetto condiviso


Sardegna, 16 Febbraio 2009
Soru sconfitto; grazie Soru


Firenze, Gennaio 2009
Torna il Corso LaPEI sull'Urbanistica partecipata


Al via il Premio "La partecipazione in Comune - Per promuovere le buone pratiche locali"

Roma, Gennaio 2009
Nuovo Master sulla partecipazione a Roma Tre

 

Archivio delle News
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Camigliano (CE), 16 Novembre 2009
E' Bra il vincitore assoluto del Premio nazionale "Comuni a cinque stelle" copromosso dai Comuni Virtuosi e dal Nuovo Municipio
1) L'attivazione di un processo di progettazione partecipata per il "coinvolgimento della popolazione e dei diversi attori sociali nella programmazione" integrata "del proprio territorio", dichiaratamente finalizzata al "miglioramento dell’ambiente e della qualità della vita dei residenti". 2) Un progetto di riqualificazione energetica degli immobili di proprietà comunale che, in tre anni, evita l'immissione in atmosfera di oltre 20 tonnellate di anidride carbonica, diventando peraltro "strumento di comunicazione e marketing sociale in tema di ambiente ed ecologia". 3) Un programma di drastica riduzione della produzione di rifiuti all'origine e di razionalizzazione dello smaltimento, che passa attraverso la distribuzione gratuita di borse riutilizzabili in cotone, la raccolta differenziata e il riciclaggio diretto di tappi in polietilene, la creazione sul territorio di decine di "presidi del rifiuto" di carattere informativo-operativo. 4) L'implementazione (durata dieci anni) di un sistema integrato di mobilità locale sostenibile, coordinato e intermodale, puntato sui mezzi di trasporto collettivi, su quelli condivisi e sulla locomozione umana. 5) La promozione ragionata e operativa "della cittadinanza attiva, della partecipazione e del volontariato giovanile", come pure di tutte le azioni (istituzionali e sociali) volte a incentivare e sostenere la pratica della "filiera corta", come "nuovi stili di vita" in grado di favorire una riconversione ecologica complessiva dello sviluppo locale. Sono queste le "cinque stelle" che hanno indotto la giuria dell'omonimo Premio nazionale - quest'anno co-promosso dal Nuovo Municipio - a conferire il riconoscimento al Comune di Bra, 28.000 abitanti in provincia di Cuneo e una gloriosa tradizione di cura, cultura e coltura del patrimonio territoriale locale che rende giustizia al senso aggettivale della parola "Comune". La
documentazione sul premio e su tutti i premiati, ricca e dettagliata, è sul web dei Comuni Virtuosi: leggendola, si può forse costruire una geografia nazionale alternativa, in cui le pratiche buone sono più utili e durano di più di quelle cattive - e in cui i premi non servono a giubilare le esperienze, ma a promuoverle e a diffonderle.

Modena, Ottobre 2009
Al via a Novembre il Corso per Volontari della Cooperazione patrocinato dalla Rete
Torna con la sua IV edizione, anche questa con il patrocinio dalla Rete del Nuovo Municipio, il Corso pensato per offrire formazione teorica e competenze operative specifiche a chiunque intenda lavorare nel campo complesso e cruciale della Cooperazione Internazionale, settore attraverso cui transitano ogni anno risorse finanziarie e umane veramente considerevoli ma che, più che a questo dato, deve la sua importanza strategica alla capacità - più volte mostrata nel tempo - di veicolare, attraverso canali di incontro privilegiati fra comunità, contenuti forti di riequilibrio dello "sviluppo" in termini di autosostenibilità locale e globale. Per i partecipanti, come sempre, anche la possibilità di compiere esperienze significative "sul campo" all’estero, nonché di impegnarsi insieme ad altri soggetti, sul proprio territorio, verso gli obiettivi di solidarietà, cooperazione ed integrazione tra i popoli che, al Nuovo Municipio, abbiamo riunito sotto la dicitura di "diplomazia dal basso". In queste pagine il pieghevole illustrativo dell'iniziativa, la scadenza per iscriversi alla quale è fissata a mezzogiorno del 19 Ottobre: se volete davvero cooperare, affrettatevi a partecipare.

Monterotondo (RM), Agosto 2009
Una fontana di acqua pubblica per alleggerire la vita

Una delle irrazionalità più patenti del nostro sistema economico consiste certamente nello spostamento sistematico del centro del valore dal prodotto ai suoi complementi commerciali (l'imballaggio, la confezione, la presentazione, la comunicazione e via dicendo), tanto più evidente a proposito dei prodotti, come l'acqua, il cui costo industriale incide già in misura risibile sulla determinazione del prezzo al consumo. Come noto, il risultato immediato è una crescita esponenziale e gratuita sia dei prezzi, sia degli importi di materiali, attività ed energia necessari ad alimentare il ciclo, sia degli scarti e dei rifiuti che esso produce; quello a lungo termine la progressiva astrattizzazione dell'oggetto dello scambio che finisce col trasformarlo in un mero simulacro intercambiabile, supporto indifferenziato di transazioni che seguono leggi loro proprie e su cui nessuno possiede un potere reale. Per contrastare questa pericolosa deriva (che in sostanza è alla radice della presente crisi globale), alcune "piccole" pratiche locali provano a tagliare di netto i cosiddetti "costi aggiuntivi" mettendo i beni pubblici direttamente a disposizione del pubblico: è il caso della "
Fontana Leggera" che a Monterotondo, Comune membro della Rete, ha erogato gratuitamente, in poche settimane, oltre 100.000 litri di acqua potabile liscia e gassata, la cui distribuzione ha evitato la produzione e lo smaltimento di circa 68.000 bottiglie di plastica, l'immissione in atmosfera di oltre 4 tonnellate e mezza di anidride carbonica, il consumo di 88.400 KWh di energia e di 34.450 litri di acqua che sarebbero stati necessari a produrre le bottiglie; e con in più l'effetto (simbolico, culturale e programmatico) di riaffermare la natura pubblica, gratuita e di diritto inalienabile di un bene che solo pochi, oggi, considerano ancora "comune" a pieno titolo. Inutile commentare questi risultati, se non per sottolineare un dato ulteriore: l'intera impresa è costata al Comune un totale di 18.000 euro, poco più della metà dei circa 30.000 che i cittadini avrebbero speso per acquistare soltanto l'acqua erogata finora, sotto forma di bottiglie di acqua minerale, in un supermercato; è davvero necessario aggiungere altro?

Italia, Giugno 2009
Chi ha veramente vinto queste elezioni?
È inutile negarlo, malgrado l'esito lodevole di alcuni ballottaggi, i risultati delle elezioni amministrative non incoraggiano certo le speranze di chi lavora per la partecipazione e il cambiamento: le forze tradizionalmente amiche, gli interlocutori abituali del progetto neomunicipalista subiscono quasi ovunque una débacle clamorosa, che in alcuni casi - uno fra tutti, quello di Bergamo - mette seriamente in questione la possibilità di continuare ad articolare percorsi e prospettive comuni; più preoccupante ancora appare la diffusa rinascita dell'interpretazione dirigista dell'agire politico, evidente sia sotto la forma positiva del consenso riscosso da programmi e proclami tutt'altro che condivisi, sia sotto quella negativa del proliferare dell'astensionismo e, con esso, del malumore e della disillusione verso quella che sta rapidamente ridiventando "una cosa sporca". A partire dalle liste di indirizzi, così, c'è molto da riorganizzare; ma noi vogliamo credere che la battuta d'arresto della politica (se di questo si è trattato) non coinvolga la partecipazione, per definizione priva di colore partitico, che si candida anzi ad essere un'eccellente cartina al tornasole dell'efficacia di nuovi e vecchi corsi amministrativi. Una riprova, della forza di questa posizione, l'abbiamo fin da ora, e ci viene da due Comuni che hanno legato fin dalla prima ora la propria esperienza a quella della Rete (di cui sono entrambi membri): il primo è quello di Marzabotto, nel quale vincitrice al primo turno delle elezioni è risultata una lista civica dichiaratamente a-partitica che, al centro della propria campagna, ha messo proprio la partecipazione; il secondo quello di Montespertoli, dove la lista civica "Bene Comune" - anch'essa a-partitica e fortemente partecipativa - non ha vinto ma è riuscita, da zero e senza alcun mezzo finanziario, a conquistare oltre il 26% dei consensi in uno scenario di appartenenze tradizionali che appariva praticamente blindato. Al di là degli opposti tentativi (si vedrà quanto surrettizi) di accaparrarsi la vittoria o il grande risultato da parte degli schieramenti politici "ufficiali", tardivamente ma evidentemente sensibili al tema, vi rimandiamo ai programmi delle due liste per valutarne la congruenza con l'orizzonte neomunicipalista; e per verificare quali veramente siano - lontano da tutta la paccottiglia circolata lungo questa brutta campagna pre- e post-elettorale - le parole d'ordine che oggi, in Italia, fanno muovere la gente. Questo, che in linea di principio la partecipazione è vincente, ora possiamo dirlo con certezza; su tutto il resto saranno i fatti a parlare.

Canegrate (MI), Giugno 2009
Attivato un Fondo comunale anticrisi: la solidarietà si costruisce dal basso - a partire dalla buona amministrazione
Complicate misure di storno e ristorno, potenziamento (spesso solo surrettizio) del sistema degli ammortizzatori sociali, incentivi indiretti alla produzione ed al commercio (con l'eterna preferenza per il settore auto), programmi di infrastrutturazione (e cementificazione) forzata, piccoli sgravi e grandi proclami di immotivato ottimismo: è sostanzialmente questo il contenuto dei "pacchetti" anticrisi messi in campo dal Governo italiano per fronteggiare un'emergenza dilagante, che sta mettendo a rischio non solo la qualità ma anche la quantità della vita per tutti noi. E invece, per affrontare concretamente il problema bastava così poco: una buona idea è il fondo di solidarietà appositamente istituito dal Comune di Canegrate, 12.000 abitanti alle porte di Milano, per cui all'emergenza si risponde con misure di emergenza - ai problemi di lunga durata con la programmazione a lungo termine. Si tratta di pochi soldi, niente di straordinario; ma è un passo che dimostra come la pratica abituale di scelte condivise e soidarietà attiva consenta di migliorare in termini oggettivi le politiche pubbliche; e che ci spiega ulteriormente - se ancora ce ne fosse bisogno - il senso del motto per cui il piccolo Comune del Milanese sta diventando giustamente celebre: "Canegrate, partecipa!".

Gottolengo (BS), Aprile 2009
1000 famiglie salvano un caseificio, cresce la "finanza dal basso"

Il titolare era in grave crisi di liquidità, le banche non gli facevano più credito e, anzi, lo avevano messo alle strette; e allora? Lui ha pensato di rivolgersi ai clienti, in particolare alle circa 1000 famiglie collegate negli 85 GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) che si rifornivano abitualmente dal suo caseificio, nella zona di produzione del Grana Padano: queste hanno pagato le forme di formaggio con tre anni di anticipo sulla fine della stagionatura, realizzando una vera e propria "adozione a distanza" che ha rimesso finanziariamente in sesto l'azienda e assicurato loro una fornitura durevole di qualità. E' questa - quanto lontana da quella dei suoi impagabili apostoli - la nostra idea di "finanza creativa": un'iniziativa condivisa dal basso che istituisce relazioni solidali, piuttosto che competitive, fra i vari livelli della catena produttiva e distributiva, e che ne fa crescere il valore complessivo (in termini anche banalmente ragioneristici) promuovendo la qualità locale; provate a leggere l'articolo del Corriere della Sera che racconta questa storia singolare: non vi sembra che provenga dal Nuovo Municipio?

Palermo, Aprile 2009
"Il Piano-Casa? Premia gli abusivi..."

"E' un capolavoro di cinismo: mette insieme l’assunto che lo sviluppo o il suo rilancio passino inevitabilmente dalla deroga a leggi e regole, con l’affermazione dell’interesse particolare (l’ampliamento della propria casa) su quello collettivo (l’ordinato sviluppo urbano e la tutela del paesaggio)"; in più, sembra destinato essenzialmente a favorire gli abusi, visto che "nel nostro territorio le case mono e bifamiliari" - le sole a poter usufruire della possibilità di ampliamento - "coincidono in gran parte con il patrimonio edilizio abusivo realizzato negli ultimi tre decenni in luoghi di particolare pregio". E' questo il lapidario giudizio che Mimmo Fontana e Marçel Pidalà (rispettivamente Presidente di Legambiente Sicilia e Responsabile del Nodo Siciliano della Rete Nuovo Municipio) pronunciano sul "Piano Casa" del Governo Berlusconi in un articolo uscito su La Repubblica del 10 Aprile: lo ripubblichiamo in queste pagine sperando che la sua lettura porti a riflettere chi, abbagliato da retoriche altisonanti, rischia di perdere di vista i contenuti reali di questo raffazzonato "new deal".

Firenze, Aprile 2009
Il Nuovo Municipio come abitare sostenibile: al via un premio per le PA

La categoria “Tradizione e Innovazione” del Premio Architettura e Sostenibilità, riservata alle Pubbliche Amministrazioni, intende dare visibilità alle migliori buone pratiche di normazione, regolamentazione e incentivazione delle amministrazioni pubbliche relative al costruito storico e consolidato. L’iniziativa, promossa da Terra Futura e dalla Associazione Cultura & Progetto Sostenibili in collaborazione con importanti Facoltà italiane di Architettura e Ingegneria, gode anche del patrocinio di ANCI, Coordinamento Agende 21 locali italiane, Lega delle Autonomie Locali, UNCEM-Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, UPI-Unione delle Province d’Italia. La premiazione avrà luogo Venerdì 29 maggio a Firenze, a Terra Futura, a conclusione di un convegno sull’architettura sostenibile. Fra gli elaborati che parteciperanno al concorso, quelli ritenuti idonei dalla Commissione saranno inoltre esposti in una mostra dedicata nella sezione espositiva “Abitare Naturale” dell’evento. Un modo come un altro per dimostrare che cambiare vuol spesso dire stare meglio.

Milano, da Febbraio 2009
Dal lamento comune al progetto condiviso
Un vecchio e ormai trito proverbio sudamericano ci dice che piangere e lamentarsi è sempre inutile: quando si può far qualcosa peggiora la situazione, quando non si può non la migliora di certo. Con buona pace dell'efficientismo simulato di un'anima latina vergognosa della sua stessa grandezza, un'idea di provenienza nordica - finlandese per la precisione - considera le lamentele un punto di partenza prezioso per enucleare e mettere sul tappeto le criticità emergenti delle comunità; e ne recupera la dimensione (letteralmente) corale organizzandole collettivamente e mettendole in musica. E' l'idea che sta sotto un progetto di autoorganizzazione che, sotto il nome di LamentaMI, vede la luce in questi giorni a Milano, e che sarà presentato pubblicamente - naturalmente in forma di concerto - il prossimo 7 di Marzo (ne daremo notizia dettagliata nella pagina degli appuntamenti): una pratica decisamente inscrivibile nell'ambito dell'ascolto che, attraverso i vari gradi di rilevazione e sistematizzazione delle lagnanze, conduce dall'autoriconoscimento iniziale su su fino alla possibile interlocuzione con le istituzioni - e a cui il Nuovo Municipio guarda con grande interesse. La sua indubbia originalità le ha già conquistato l'attenzione dei media (v. qui il servizio del TG3); ma, siamo certi, anche di tutti coloro - e sono tanti - che vogliono provare a trasformare le note stonate della vita nelle nostre città in un canto comune a voce spiegata.

Sardegna, 16 Febbraio 2009
Soru sconfitto; grazie Soru
E' inutile negarlo, con la débacle di Renato Soru nelle elezioni regionali della Sardegna quello che segna il passo non è solo una parte politica, ma un modo di governare che, abbandonando la politica delle coalizioni per quella dei contenuti, aveva messo in gioco la propria credibilità proprio sui temi d'elezione del Nuovo Municipio: l'autonomia reale, la difesa dell'integrità dei beni comuni e del paesaggio, il governo condiviso del territorio. Probabilmente, si dirà, è stata sottovalutata la forza degli avversari, amplificata dalla loro identificazione con una concezione della politica che - per obsoleta e malconcia che sia - conserva tuttora una insospettabile capacità di autoriprodursi e di produrre consenso (strumentale quanto si vuole, ma pur sempre consenso); probabilmente non si è tenuto adeguato conto dei conflitti e dei malumori che quel modo di governare col coltello tra i denti doveva necessariamente creare anche dentro il fronte degli "amici", regolarmente bastonati, quando era il caso, come e peggio dei nemici. Sarà. Ma questi limiti tattici non sono che la misura della portata propositiva e innovativa di un'operazione politica che, nel tempo fin troppo breve che ha avuto a disposizione, ha contribuito a disegnare un nuovo orizzonte di possibilità per il governo locale; è per questo che, malgrado la sconfitta, ci sentiamo ancora (come
un paio di mesi fa) di ringraziare Renato Soru: per aver detto una volta tanto - in una politica locale sempre assediata da emergenze vere e simulate, strangolata da patti che tutto garantiscono fuor che la stabilità, regolarmente soverchiata da ragioni di Stato e di partito ideologiche e contraddittorie - pane al pane e vino al vino. Grazie Soru, dunque, e alla prossima.

Firenze, Gennaio 2009
A breve al via una nuova edizione del Corso LaPEI sull'Urbanistica partecipata

L'Università di Firenze ha attivato, presso il Laboratorio di Progettazione Ecologica degli Insediamenti (LaPEI, che figura fra i primi estensori della Carta del Nuovo Municipio), il Corso di formazione e aggiornamento professionale "Urbanistica partecipata. Nuove funzioni per gli enti pubblici territoriali", che succede alle diverse edizioni del Corso "Progettazione Partecipata per lo Sviluppo Locale" - sempre allestite con il diretto contributo della Rete del Nuovo Municipio - con l'intento di "fornire strumenti teorici di base e conoscenze pratiche per la costruzione di politiche e programmi di governo del territorio orientati alla democrazia partecipativa per lo sviluppo locale autosostenibile". Il nuovo format si rivolge a studenti post-laurea, professionisti, tecnici, amministratori, ricercatori e operatori sociali chiamati a pianificare e progettare l'ambiente urbano (e il territorio nel suo complesso) con l'obiettivo di "riqualificare le professionalità presenti nelle amministrazioni locali per metterle in grado di rispondere all'emergere della domanda sociale di progettazione partecipata, interazione e cooperazione inter-istituzionale". Titolo minimo per l'accesso il Diploma di scuola secondaria di II grado; dato non trascurabile, il Corso è completamente gratuito, essendo finanziato al 100% dalla Regione Toscana nel quadro degli accordi applicativi della Legge Regionale n. 69/2007 sulla partecipazione. Tutte le informazioni si trovano sulla home page del Corso, di cui in queste pagine pubblichiamo la scheda informativa sintetica e la locandina; per contattare direttamente i promotori si può scrivere a ppsl@unifi.it.


LA PARTECIPAZIONE IN COMUNE: LA RETE BANDISCE UN PREMIO PER LE MIGLIORI PRATICHE LOCALI

La Rete del Nuovo Municipio e Il Centro Studi per la Democrazia Partecipativa, da anni impegnati a promuovere e favorire la diffusione delle pratiche participative, hanno a tal fine istituito la Prima edizione del
"
Premio LA PARTECIPAZIONE IN COMUNE - Per promuovere le buone pratiche locali",
quest'anno dedicata a Luigi Veronelli. Un'occasione per mantenere vivo il ricordo e il lavoro di grandi personaggi che hanno contribuito a sviluppare gli impegni civici previsti nel nostro
Statuto, nonché l'impegno sui temi della pace, dei diritti umani, della democrazia, dell'ambiente; ma anche per condividere e diffondere le sperimentazioni attive sui territori locali, conferendo loro quella forza propositiva e progettuale comune che rappresenta la ragion d'essere della nostra Associazione.
L'istituzione del Premio è anche un'opportunità per contribuire, proseguendo idealmente e praticamente il percorso che abbiamo sviluppato e proposto in questi anni, alla creazione di una maggiore sensibilità da parte dei cittadini e d'un maggiore incoraggiamento ad altri soggetti pubblici verso il tema delle "buone pratiche", attraverso la valorizzazione e la promozione di casi esemplari di esperienze avviate in questi anni che assumono un valore di proposta operativa prima ancora che di modello.
Tutte le informazioni sull'assetto tematico del Premio e sulle modalità di partecipazione si trovano sulla
brochure pubblicata in queste pagine; per tutte le comunicazioni pertinenti l'indirizzo di riferimento è info@democrazia-partecipativa.org.


Roma, Gennaio 2009
Si chiudono a fine mese le iscrizione al Master sulla partecipazione di Roma Tre

Anche quest'anno ritorna, con l'apporto non formalizzato della Rete del Nuovo Municipio e dei suoi ricercatori, il Master promosso dall'Università di Roma Tre sulle dinamiche partecipative, la progettazione interattiva e la riconversione sostenibile delle pratiche di sviluppo locale: denominato complessivamente "Progettazione interattiva sostenibile e multimedialità", il Corso consta di due moduli distinti, "Metodi e strumenti per la progettazione interattiva sostenibile e multimedialità" e "Processi partecipativi e comunità locali", frequentabili anche separatamente: tutte le informazioni sull'articolazione dell'intervento e sulle modalità di adesione sono sulla sua home page, per una presentazione sintetica si può invece consultare la brochure pubblicata in queste pagine.